sabato 10 luglio 2010

La lettera a Davide


Il nostro bambino speciale si chiama Davide (Dado) e ora vi raccontiamo la sua piccola ma importante storia…….
Davide nasce alla 24° settimana di gestazione (poco più di 5 mesi), il 19 maggio 2009, al peso piuma di gr. 632. Viene prontamente rianimato, curato dal personale dell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale di Perugia, e passa i suoi primi giorni tra la vita e la morte.
Già dai suoi primi istanti i Dottori e gli Infermieri dell’UTIN capiscono che ha un bel caratterino e anche una enorme voglia di vivere.
Davide presenta delle patologie, comuni ai gravi prematuri, come distress respiratorio, emorragia ventricolare di II grado, pervietà del dotto di Botallo, retinopatia del prematuro, e per non farsi mancare niente contrae dopo la nascita anche il Cytomegalovirus.
A circa un mese viene sottoposto al primo intervento cardio chirurgico per la chiusura del dotto di Botallo, poi dopo un mese seguono due interventi laser agli occhini per evitare il distacco della retina.
Ma il problema più grande di Davide è la sua broncodisplasia polmonare, che lo costringe a stare sempre attaccato alla bombola dell’ossigeno e, spesso, provoca crisi respiratorie, broncospasmi e mette in difficoltà anche i Dottori più esperti.
Davide ha sempre dimostrato un’enorme forza interiore e una capacità di adattamento a situazioni critiche che nonostante le sue problematiche, hanno permesso la sua dimissione dalla UTIN dopo quasi 5 mesi dalla sua nascita, al peso di KG 2,875.
Ma purtroppo invece di intraprendere una strada in discesa, la sua grave malattia polmonare peggiora ed è costretto a continui controlli e brevi ricoveri.
La situazione diventa molto più grave a partire del 4 gennaio, da quando il nostro piccolo Davide inizia a non respirare più bene e viene quindi ricoverato di nuovo all’UTIN.
Dopo alcuni giorni e dopo due episodi di arresto cardio-respiratorio Davide è stato trasferito il 23 gennaio 2010 dall’Ospedale di Perugia a quello di Padova per effettuare una broncoscopia e una valutazione pneumologica.
Il 4 febbraio 2010 viene trasferito nuovamente all’Ospedale di Perugia con le testuali parole del Prof. Baraldi (specializzato in problemi polmonari dei bambini): “il bambino rischia….perché ha solo una minima parte di polmone funzionante, deve arrivare indenne alla stagione estiva… altrimenti….”.
Ma purtroppo la bella stagione è ancora lontana e Davide nonostante la paziente e attenta cura di tutto il personale dell’UTIN, continua ad avere crisi e difficoltà sempre crescenti nel respirare.
Così il 9 marzo, sotto un’incessante nevicata che ha colpito tutto il centro Italia, Davide è stato trasferito al reparto di rianimazione dell’Ospedale Meyer di Firenze per effettuare una urgente visita endoscopica (broncoscopia).
Il giorno dopo è stato sottoposto a broncoscopia e conseguente intervento di tracheotomia, per facilitare la ventilazione del bambino.
Due giorni dopo, il 12 marzo, è stato sottoposto a due interventi allo stomaco per evitare reflussi di latte e per facilitare la sua nutrizione, e inoltre è stato sottoposto ad intervento di ernia inguinale.
Dopo 4 interventi in tre giorni, e dopo una settimana passata immobilizzato dalle sedazioni e dal curaro (veleno che immobilizza tutti i muscoli), i Dottori di Firenze hanno dichiarato di non potere fare altro, poiché i polmoni di Davide sono gravemente compromessi e non danno speranza di alcun miglioramento.
Così al Meyer decidono, concordi con la nostra volontà di genitori, il trasferimento all’UTIN di Perugia, dove nei miracoli perlomeno ci credono.
Davide passa, anzi vive (perché ha veramente vissuto intensamente e con tutto se stesso ogni giorno trascorso), un mese tra alti e bassi, tra gravi peggioramenti e inspiegabili miglioramenti, tra sorrisi e sofferenze, tra cruda realtà e miracolo, ma sempre cosciente, determinato e combattivo.

In un giorno qualunque, il 13/04/2010, Davide è diventato un angioletto…………………


In questa storia, dove da genitori si avrebbe diritto di prendersela con il mondo intero e oltre…., noi siamo a ringraziare tante persone che in questo periodo, sono state vicino a noi e soprattutto a Davide.
Ringraziamo pertanto tutto lo staff dell'Unita di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale di Perugia (responsabili, dottori, infermieri e collaboratori), che con professionalità, amore e costante impegno, hanno curato il nostro bimbo, come se fosse il loro.
Ringraziamo inoltre tutto il personale del Lactarium, la neuropsichiatria infantile e le fisioterapiste dell’ASL, le infermiere dell’Ambulatorio Utin, gli autisti delle ambulanze, la polizia che ha collaborato ai trasferimenti.
Un ringraziamento particolare anche al “Comitato aiutiamo Davide”, che ha promosso l’iniziativa di acquistare un broncoscopio da donare all’UTIN, in particolare al promotore, a tutti i donatori e alla Comunità di Ferro di Cavallo.
Infine ringraziamo tutti quelli che con preghiere, parole e pensieri sono stati vicini a noi e al nostro piccolo angelo.
Ma soprattutto…… ringraziamo chi ci ha dato la forza di andare avanti, chi ha unito tante persone, chi ha amato senza chiedere, chi ha dato un esempio di vita, chi non ha mollato mai…….
…………..GRAZIE DADO………

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